Questione etica 2

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  1. lates_calcarifer
     
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    La questione riguarda le gare.

    Sono considerazioni che espongo senza polemica e con qualche ignoranza (visto che qualche misera garetta l’ho fatta anch’io,
    ma solo dalla ciamba).
    Prendetele per quello che sono, spero suscitino una discussione senza flames.

    Enuncio alcuni concetti, credo corretti, più o meno correlati:

    1. i bass, come tutti sanno, sono pesci combattivi, che in genere vivono nei pressi di ripari rocciosi, alberi, erbai....ecc.

    2. i bass che vengono catturati durante le gare non sono bass-pollo, come invece spesso accade in altri tipi di competizioni alieutiche.

    3. i campi gara, gira e rigira, sono sempre gli stessi. Il C&R che pratichiamo sia in gara che “pour desport”, mette l'agonista, e anche il pescatore comune, di fronte a pesci bucati e ribucati numerose volte.

    4. i bass hanno una discreta capacità visiva.

    5. l’agonista che vuole avere qualche chance di piazzamento, inizia ad utilizzare canne da spinning, fili sempre più sottili e invisibili.

    6. il punto 5 comporta soverchie difficoltà nel forzare il bass allamato, frizione più aperta per cedere filo.

    7. Conseguenza del punto 6: percentuale più elevata di pesci persi per rottura del filo e combattimenti più prolungati che aumentano i livelli di acido lattico nel sangue del pesce.

    A tutto questo aggiungete:

    a) la necessaria permanenza nel livewell,
    b) le varie pesature e contro pesature quando l’equipaggio sceglie la preda più pesante,
    c) la pesatura ufficiale di tutti gli individui,
    d) le foto .........

    Ora, se tutti coloro che sono direttamente coinvolti nella gestione delle gare, avessero la possibilità di leggere questa roba qui sotto, potrebbero emergere riflessioni interessanti:

    Hartley, R. A., J. R. Moring. 1993. Observations of black bass (Centrarchidae) confined during angling tournaments: a cautionary note concerning dissolved oxygen. Aquaculture and Fisheries Management, 24:575–579.

    Furimsky, M., S. J. Cooke, C. D. Suski, Y. Wang, and B. L.Tufts. 2003. Respiratory and circulatory effects of hypoxia in largemouth bas and smallmouth bass: an application to ‘‘live-release’’ competitive angling events. Transactions of the American Fisheries Society, 132:1065–1075.

    Gustaveson, A. W., R. S. Wydoski, and G. A. Wedemeyer.1991. Physiological response of largemouth bass to angling stress. Transactions of the American Fisheries Society, 120:629–636.

    Carmichael, G. J., J. R. Tomasso, B. A. Simco, and K. B.Davis. 1984. Confinement and water-quality-induced stress in largemouth bass. Transactions of the American Fisheries Society, 113:767–777.

    Kieffer, J. D., M. R. Kubacki, F. J. S. Phelan, D. P. Philipp, and B. L. Tufts. 1995. Effects of catch-and-release angling on nesting male smallmouth bass. Transactions of the American Fisheries Society ,124:70–76.

    Kwak, T. J., and M. G. Henry. 1995. Largemouth bass mortality and related causal factors during live-release fishing tournaments on a large Minnesota lake. North American Journal of Fisheries Management ,15:621–630.

    Suski, C. D., S. S. Killen, J. D. Kieffer, and B. L. Tufts. 2006. The influence of environmental temperature and oxygen concentration on the recovery of largemouth bass from exercise: implications for live-release angling tournaments. Journal of Fish Biology, 68:120–136.

    Plumb, J. A., J. M. Grizzle, and W. A. Rogers. 1988. Survival of caught-and-released largemouth bass after containment in live wells. North American Journal of Fisheries Management, 8:325–328.

    Schreer, J. F., S. J. Cooke, and R. S. McKinley. 2001. Cardiac response to variable forced exercise at different temperatures: an angling simulation for smallmouth bass. Transactions of the American Fisheries Society, 130:783–795.

    Cooke, S. J., D. P. Philipp, K. M. Dunmall, and J. F. Schreer.2001. The influence of terminal tackle on injury, handling time, and cardiac disturbance of rock bass. North American Journal of Fisheries Management, 21:333–342.

    Wilde, G. R. 1998. Tournament-associated mortality in black bass. Fisheries, 23(10):12–22.

    ……..e potrei andare ancora avanti….

    Sarebbe quindi interessante proporre:
    • un limite inferiore al diametro del filo per ridurre i tempi di “struggle before landing”
    • strutture più performanti (specie in estate :ph34r: ) per il mantenimento dei pesci catturati in pesatura
    • ossigenatori (non aeratori) per dette strutture ( i livelli di ossigeno disciolto nell’acqua sono vitali per un pesce stressato da cattura, esposizione all’aria, sovraffollamento in livewell e vasca)


    Due (tristi) considerazioni finali, tanto per anticiparvi:
    1. nun c’è ‘na lira, lo so........i pochi soldi che si racimolano, servono per altre operazioni..... :B): :B):
    2. serve un’organizzazione più articolata e complessa, il volontariato non riesce a coprire certe esigenze.

    Ultima cosa (attenzione, NON in contraddizione con quanto detto sopra):
    personalmente sono uno che, per la conservazione delle specie animali,
    crede più nella funzionalità della protezione e conservazione degli habitat
    piuttosto che dei singoli individui.

    Ossequianze sparse

    LC
     
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    Questione etica???

    "Etica" e pesca "sportiva" sono due parole non conciliabili.
    Per certi versi concepisco quasi più la pesca a scopo alimentare.
    Però le regole proposte mi sembrano abbastanza ragionevoli.

    Io eliminrei le competizioni.
    Tutte.



    Edited by Luca1973 - 21/7/2011, 13:35
     
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  3. Majoryn
     
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    Mario, come ben sai, sono perfettamente in sintonia con le tue considerazioni e le approvo completamente.

    Vorrei semplicemente sottolineare un particolare degno di nota.
    L'utilizzo dell'ossigeno puro è controindicato ad un pubblico non professionale per i seguenti motivi:
    1) un utilizzo corretto per non incorrere in dannosissime sovrasaturazioni richiede un monitoraggio continuo con ossimetro e la capacità di utilizzare quest'ultimo correttamente (taratura e manutenzione dello strumento incluse);
    2) il trasporto e la custodia delle bombole di ossigeno sono oltremodo problematici e pericolosi;
    3) la ricarica delle stesse costituisce un ulteriore costo;
    4) la mancata gestione sanitaria dei diffusori potrebbe, potenzialmente, costituire un veicolo per organismi patogeni (lo stesso vale nel caso dell'aerazione).

    L'aerazione è più che sufficiente a mantenere livelli di ossigeno disciolto adatti al contenimento dei pesci, siano essi all'interno di un livewell o di contenitori vari a densità più o meno elevata. Sempre che l'impianto sia correttamente dimensionato.
    E' ovvio che un aeratore portatile o da acquario non può sopperire ad una soffiante nel caso del contenimento di numerosi esemplari all'atto della pesatura.

    Menzionare l'ossigeno disciolto è sicuramente corretto, individuandolo come uno dei principali fattori causali di mortalità o stress nei pesci pescati. Tuttavia, ritengo che sensibilizzare il comparto garisti sugli effetti dell'ammoniaca e dei suoi prodotti derivati (nitriti e nitrati) sarebbe ulteriormente interessante. Troppo spesso questi parametri vengono sottovalutati, soprattutto nella gestione/progettazione dei livewells.

    Ulteriore attenzione dovrebbe essere poi apportata sul prelievo dell'acqua atta al riempimento delle vasche di stoccaggio pre-pesatura: nessuno presta attenzione allo stress osmotico, al possibile stress termico, nè tanto meno all'utilizzo indiscriminato di soluzioni saline delle quali sento troppo spesso parlare in qualità di "soluzione a qualsivoglia problema".

    Sono dell'avviso che una corretta gestione delle suddette problematiche dovrebbe essere prima di tutto supportata da un programma di educazione/sensibilizzazione promosso dagli enti organizzatori delle competizioni e, successivamente, nozioni alla mano, da una personale dedizione dei coinvolti alla salvaguardia del pescato, cosa che, senza alcun dubbio, già risulta essere radicata nella maggior parte dei garisti.

    Per quanto mi riguarda, se qualsivoglia club o ente richiedesse il mio supporto tecnico-scientifico, sarei disponibilissimo a muovere i primi passi al fine ultimo di tutela e conservazione ma, soprattutto, di formazione e sensibilizzazione dei pescatori.

    Enjoy Ur Fishing!

     
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    5. l’agonista che vuole avere qualche chance di piazzamento, inizia ad utilizzare canne da spinning, fili sempre più sottili e invisibili.

    6. il punto 5 comporta soverchie difficoltà nel forzare il bass allamato, frizione più aperta per cedere filo.

    7. Conseguenza del punto 6: percentuale più elevata di pesci persi per rottura del filo e combattimenti più prolungati che aumentano i livelli di acido lattico nel sangue del pesce.





    Ragazzi...che dire...per quanto io rispetti l'ambiente, la natura ed il black bass in particolar modo, secondo me...si sta leggermente esagerando. :o:

    Son d'accordissimo per quanto riguarda la fissazione delle gare in periodi che non vadano a nuocere con la frega, son d'accordissimo con l'idea di non battere e ribattere sempre gli stessi campi gara...di dargli un pò di respuiro e quiete, son d'accordissimo con certi accorgimenti finalizzati a creare meno danni possibili al pesce (ad esempio l'utilizzo di ami senza ardiglione), son d'accordissimo con tante altre cose...ma l'eventualità di imporre, per sempio, l'utilizzo di certi diametri di filo... :unsure:

    Se dovessi affronare certi specchi d'acqua limpidi senza la possibilità di pescare con certe tecniche e quindi con certi diametri di filo...mi converrebbe non pescare direttamente. :lol:

    Ragazzi...siamo tutti maniaci del bassfishing e questo lo si capisce...la realtà, però, stà nel fatto che...come già detto...pesca ed etica son due cose diverse...
    Proviamo a chiedere ad un bass se approvi l'utilizzo di crank con doppia ancorina...o se gli piacciono certi ami che si vedono soprattutto montati sugli spinner...

    E se pescassimo senza ami?... ;) :shifty:

    Rispetto le idee di chiunque...ma...fino a prova contarria il pesce lo si FORA con l'amo...che tanto bene non fa!

    Il fatto che si instaurino discussioni di questo tipo è sicuramente un bene, perchè costruttive ed interessanti...certo che alla fine di tutto, secondo me, la pesca è sempre pesca...è una caccia, anche se nel nosto caso è chiamata "sportiva"...perche rilasciamo la preda.
    Il ruolo di cacciatore e preda, però, esiste...l'unica vera soluzione sarebbe...non andare a pescare! :)

    Dani
     
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  5. lates_calcarifer
     
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    CITAZIONE (BassFE @ 21/7/2011, 14:02) 
    Ragazzi...che dire...per quanto io rispetti l'ambiente, la natura ed il black bass in particolar modo, secondo me...si sta leggermente esagerando. :o:

    *** ma chi esagera??? Ho fatto solo delle considerazioni, personali, non vincolanti (ovviamente, ci mancherebbe altro..)

    Son d'accordissimo per quanto riguarda la fissazione delle gare in periodi che non vadano a nuocere con la frega, son d'accordissimo con l'idea di non battere e ribattere sempre gli stessi campi gara...di dargli un pò di respuiro e quiete, son d'accordissimo con certi accorgimenti finalizzati a creare meno danni possibili al pesce (ad esempio l'utilizzo di ami senza ardiglione), son d'accordissimo con tante altre cose...ma l'eventualità di imporre, per sempio, l'utilizzo di certi diametri di filo... :unsure:

    Se dovessi affronare certi specchi d'acqua limpidi senza la possibilità di pescare con certe tecniche e quindi con certi diametri di filo...mi converrebbe non pescare direttamente. :lol:

    ***pescare il bass con lo 0,14, IMHO, è un'idiozia.......

    Ragazzi...siamo tutti maniaci del bassfishing e questo lo si capisce...la realtà, però, stà nel fatto che...come già detto...pesca ed etica son due cose diverse...
    Proviamo a chiedere ad un bass se approvi l'utilizzo di crank con doppia ancorina...o se gli piacciono certi ami che si vedono soprattutto montati sugli spinner...
    E se pescassimo senza ami?... ;) :shifty:
    Rispetto le idee di chiunque...ma...fino a prova contarria il pesce lo si FORA con l'amo...che tanto bene non fa!
    Il fatto che si instaurino discussioni di questo tipo è sicuramente un bene, perchè costruttive ed interessanti...certo che alla fine di tutto, secondo me, la pesca è sempre pesca...è una caccia, anche se nel nosto caso è chiamata "sportiva"...perche rilasciamo la preda.
    Il ruolo di cacciatore e preda, però, esiste...l'unica vera soluzione sarebbe...non andare a pescare! :)

    *** Io la parola "amo", nel senso di hook, non l'ho presa neanche in considerazione nel mio intervento. Si va a pesca e si fora, è chiaro!!!! La mia opinione in proposito l'ho espressa in altro thread.
    Ho cercato di focalizzare l'attenzione sull'ambiente agonistico (che fa da traino e da apripista a certi comportamenti) sui diametri del filo per non allungare i tempi di combattimento, evitare le rotture, migliorare il mantenimento del pesce catturato, sia durante che dopo la gara. Nessuno di noi, quando va a pesca ha il problema di conservare vivo il pesce per 5-6h, ma ...
    esempio: tenere, come capita, fuori dall'acqua un bass per più di 60'' a 32°C di T° dell'aria, rende vano il nobile gesto del C&R. Percentuale di sopravvivenza scarsissima.

    Dani

    Evidentemente non mi sono spiegato bene..............
     
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  6. Flatside
     
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    Purtroppo il "bass pollo" in alcuni luoghi è già realtà. Un grande passo avanti sarebbe diminuire il n. di gare. Le limitazioni all'attrezzatura, compreso l'utilizzo di ami senza ardiglione, sarebbero assurde poco controllabili e contrarie alla filosofia del bassfishing. Parlare di live-well porterebbe a discorsi complessi per un movimento che fonda parte della propria attrezzatura in tema di bassboat sull'"autocostruito". Mi dici che fai gare in belly, vogliamo parlare di come esce un bass dopo qualche ora nella nassa?
     
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  7. lates_calcarifer
     
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    CITAZIONE (Flatside @ 21/7/2011, 14:45) 
    Mi dici che fai gare in belly, vogliamo parlare di come esce un bass dopo qualche ora nella nassa?

    Ho fatto.....so bene come escono, non particolarmente allegri :huh: :huh:
    però morti non mi è capitato mai
     
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    [QUOTE=lates_calcarifer,21/7/2011, 14:34 ?t=46832586#entry326598298]
    CITAZIONE (BassFE @ 21/7/2011, 14:02) 
    Ragazzi...che dire...per quanto io rispetti l'ambiente, la natura ed il black bass in particolar modo, secondo me...si sta leggermente esagerando. :o:

    *** ma chi esagera??? Ho fatto solo delle considerazioni, personali, non vincolanti (ovviamente, ci mancherebbe altro..)

    anche le mie sono considerazioni personali...non per nulla ho utilizzato "secondo me"...

    Son d'accordissimo per quanto riguarda la fissazione delle gare in periodi che non vadano a nuocere con la frega, son d'accordissimo con l'idea di non battere e ribattere sempre gli stessi campi gara...di dargli un pò di respuiro e quiete, son d'accordissimo con certi accorgimenti finalizzati a creare meno danni possibili al pesce (ad esempio l'utilizzo di ami senza ardiglione), son d'accordissimo con tante altre cose...ma l'eventualità di imporre, per sempio, l'utilizzo di certi diametri di filo... :unsure:

    Se dovessi affronare certi specchi d'acqua limpidi senza la possibilità di pescare con certe tecniche e quindi con certi diametri di filo...mi converrebbe non pescare direttamente. :lol:

    ***pescare il bass con lo 0,14, IMHO, è un'idiozia.......


    0.14 in gara...???????????a meno che non parliamo di gara alla trota...[color=red]utilizzo diametri, scherzi a parte,...certamente superiori, ma altrettanto certamente passibili di rottura...e di sicuro non monto uno 0,30 per pescare a drop...nel caso sarei sicuro di non rompere...perchè di sicuro non aggancerei una mazza! :huh: :lol:
    inoltre...non credo che la scelta del diametro sia una questione relativa soltanto alle gare...perchè perdere un pesce non piace nè in gara nè in pescata relax...
    se mi trovo a pescare in acque limpide il rischio lo accetto...uso fili di diametro abbastanza sottile (non 0,14...) altrimenti...meglio darsi al burraco ^_^ :lol: ;)

    Ragazzi...siamo tutti maniaci del bassfishing e questo lo si capisce...la realtà, però, stà nel fatto che...come già detto...pesca ed etica son due cose diverse...
    Proviamo a chiedere ad un bass se approvi l'utilizzo di crank con doppia ancorina...o se gli piacciono certi ami che si vedono soprattutto montati sugli spinner...
    E se pescassimo senza ami?... ;) :shifty:
    Rispetto le idee di chiunque...ma...fino a prova contarria il pesce lo si FORA con l'amo...che tanto bene non fa!
    Il fatto che si instaurino discussioni di questo tipo è sicuramente un bene, perchè costruttive ed interessanti...certo che alla fine di tutto, secondo me, la pesca è sempre pesca...è una caccia, anche se nel nosto caso è chiamata "sportiva"...perche rilasciamo la preda.
    Il ruolo di cacciatore e preda, però, esiste...l'unica vera soluzione sarebbe...non andare a pescare! :)

    *** Io la parola "amo", nel senso di hook, non l'ho presa neanche in considerazione nel mio intervento. Si va a pesca e si fora, è chiaro!!!! La mia opinione in proposito l'ho espressa in altro thread.
    Ho cercato di focalizzare l'attenzione sull'ambiente agonistico (che fa da traino e da apripista a certi comportamenti) sui diametri del filo per non allungare i tempi di combattimento, evitare le rotture, migliorare il mantenimento del pesce catturato, sia durante che dopo la gara. Nessuno di noi, quando va a pesca ha il problema di conservare vivo il pesce per 5-6h, ma ...
    esempio: tenere, come capita, fuori dall'acqua un bass per più di 60'' a 32°C di T° dell'aria, rende vano il nobile gesto del C&R. Percentuale di sopravvivenza scarsissima.

    In questo certamente ti quoto...però le considerazioni le hai già fatte tu...

    Due (tristi) considerazioni finali, tanto per anticiparvi:
    1. nun c’è ‘na lira, lo so........i pochi soldi che si racimolano, servono per altre operazioni.....
    2. serve un’organizzazione più articolata e complessa, il volontariato non riesce a coprire certe esigenze.


    Dani

    Evidentemente non mi sono spiegato bene..............

    Edited by BassFE - 21/7/2011, 16:35
     
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  9. Majoryn
     
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    Parlare di livewell e autocostruzione non porterebbe assolutamente a nessuna difficoltà tecnica nè tanto meno ad un aumento dei costi, semmai il contrario, considerato il fatto che si realizza qualcosa di efficiente e funzionale una volta per tutte senza rimaneggiamenti.

    Dubito che la maggioranza dei garisti non risulti essere interessata a riguardo di questo ed altri argomenti.

    Analizziamo piuttosto il fatto che dopo circa 100 letture soltanto 5 persone si sono permesse di "dialogare"?

    Diciamo che, potenzialmente, si preferirebbe: in primis, non mettersi in discussione, in seconda istanza giudicare e per finire, all'atto pratico, tirare il culo indietro?

    Personalmente dubito che, in questo modo, si possa andare avanti.
    Rinnovo la mia disponibilità.

    Enjoy Ur Fishing!


    Sul fatto che i soldi non ci siano...andate a dare un'occhiatina allo stipendio percepito dal presidente della FIPSAS.
    Poi ne riparliamo.

    Enjoy Ur Fishing!
     
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    Ci sei quasi al Gallelli

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    CITAZIONE (lates_calcarifer @ 21/7/2011, 11:24) 
    La questione riguarda le gare.

    Sono considerazioni che espongo senza polemica e con qualche ignoranza (visto che qualche misera garetta l’ho fatta anch’io,
    ma solo dalla ciamba).
    Prendetele per quello che sono, spero suscitino una discussione senza flames.

    Enuncio alcuni concetti, credo corretti, più o meno correlati:

    1. i bass, come tutti sanno, sono pesci combattivi, che in genere vivono nei pressi di ripari rocciosi, alberi, erbai....ecc.

    2. i bass che vengono catturati durante le gare non sono bass-pollo, come invece spesso accade in altri tipi di competizioni alieutiche.

    3. i campi gara, gira e rigira, sono sempre gli stessi. Il C&R che pratichiamo sia in gara che “pour desport”, mette l'agonista, e anche il pescatore comune, di fronte a pesci bucati e ribucati numerose volte.

    4. i bass hanno una discreta capacità visiva.

    5. l’agonista che vuole avere qualche chance di piazzamento, inizia ad utilizzare canne da spinning, fili sempre più sottili e invisibili.

    6. il punto 5 comporta soverchie difficoltà nel forzare il bass allamato, frizione più aperta per cedere filo.

    7. Conseguenza del punto 6: percentuale più elevata di pesci persi per rottura del filo e combattimenti più prolungati che aumentano i livelli di acido lattico nel sangue del pesce.

    A tutto questo aggiungete:

    a) la necessaria permanenza nel livewell,
    b) le varie pesature e contro pesature quando l’equipaggio sceglie la preda più pesante,
    c) la pesatura ufficiale di tutti gli individui,
    d) le foto .........

    Ora, se tutti coloro che sono direttamente coinvolti nella gestione delle gare, avessero la possibilità di leggere questa roba qui sotto, potrebbero emergere riflessioni interessanti:

    Hartley, R. A., J. R. Moring. 1993. Observations of black bass (Centrarchidae) confined during angling tournaments: a cautionary note concerning dissolved oxygen. Aquaculture and Fisheries Management, 24:575–579.

    Furimsky, M., S. J. Cooke, C. D. Suski, Y. Wang, and B. L.Tufts. 2003. Respiratory and circulatory effects of hypoxia in largemouth bas and smallmouth bass: an application to ‘‘live-release’’ competitive angling events. Transactions of the American Fisheries Society, 132:1065–1075.

    Gustaveson, A. W., R. S. Wydoski, and G. A. Wedemeyer.1991. Physiological response of largemouth bass to angling stress. Transactions of the American Fisheries Society, 120:629–636.

    Carmichael, G. J., J. R. Tomasso, B. A. Simco, and K. B.Davis. 1984. Confinement and water-quality-induced stress in largemouth bass. Transactions of the American Fisheries Society, 113:767–777.

    Kieffer, J. D., M. R. Kubacki, F. J. S. Phelan, D. P. Philipp, and B. L. Tufts. 1995. Effects of catch-and-release angling on nesting male smallmouth bass. Transactions of the American Fisheries Society ,124:70–76.

    Kwak, T. J., and M. G. Henry. 1995. Largemouth bass mortality and related causal factors during live-release fishing tournaments on a large Minnesota lake. North American Journal of Fisheries Management ,15:621–630.

    Suski, C. D., S. S. Killen, J. D. Kieffer, and B. L. Tufts. 2006. The influence of environmental temperature and oxygen concentration on the recovery of largemouth bass from exercise: implications for live-release angling tournaments. Journal of Fish Biology, 68:120–136.

    Plumb, J. A., J. M. Grizzle, and W. A. Rogers. 1988. Survival of caught-and-released largemouth bass after containment in live wells. North American Journal of Fisheries Management, 8:325–328.

    Schreer, J. F., S. J. Cooke, and R. S. McKinley. 2001. Cardiac response to variable forced exercise at different temperatures: an angling simulation for smallmouth bass. Transactions of the American Fisheries Society, 130:783–795.

    Cooke, S. J., D. P. Philipp, K. M. Dunmall, and J. F. Schreer.2001. The influence of terminal tackle on injury, handling time, and cardiac disturbance of rock bass. North American Journal of Fisheries Management, 21:333–342.

    Wilde, G. R. 1998. Tournament-associated mortality in black bass. Fisheries, 23(10):12–22.

    ……..e potrei andare ancora avanti….

    Sarebbe quindi interessante proporre:
    • un limite inferiore al diametro del filo per ridurre i tempi di “struggle before landing”
    • strutture più performanti (specie in estate :ph34r: ) per il mantenimento dei pesci catturati in pesatura
    • ossigenatori (non aeratori) per dette strutture ( i livelli di ossigeno disciolto nell’acqua sono vitali per un pesce stressato da cattura, esposizione all’aria, sovraffollamento in livewell e vasca)


    Due (tristi) considerazioni finali, tanto per anticiparvi:
    1. nun c’è ‘na lira, lo so........i pochi soldi che si racimolano, servono per altre operazioni..... :B): :B):
    2. serve un’organizzazione più articolata e complessa, il volontariato non riesce a coprire certe esigenze.

    Ultima cosa (attenzione, NON in contraddizione con quanto detto sopra):
    personalmente sono uno che, per la conservazione delle specie animali,
    crede più nella funzionalità della protezione e conservazione degli habitat
    piuttosto che dei singoli individui.

    Ossequianze sparse

    LC

    Concordo quasi in tutto con quello che hai detto, non ho avuto modo di leggere la bibliografia che hai riportato, ma con calma mi metterò a farlo.

    Io credo che se si limitassero le gare nei "soliti posti" non sarebbe male, intendo anche gare di più giorni......

    perchè per dirla tutta dal mio punto di vista etico vorrei pescare più spesso rilassato con qualche buon amico sparar cazzate e bere due birre in compagnia :D ,

    senza doversi trovare nel turbine di una competizione agonistica ogni fine settimana....
     
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  11. teo424
     
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    CITAZIONE (Lollobass @ 21/7/2011, 15:21) 
    CITAZIONE (lates_calcarifer @ 21/7/2011, 11:24) 
    La questione riguarda le gare.

    Sono considerazioni che espongo senza polemica e con qualche ignoranza (visto che qualche misera garetta l’ho fatta anch’io,
    ma solo dalla ciamba).
    Prendetele per quello che sono, spero suscitino una discussione senza flames.

    Enuncio alcuni concetti, credo corretti, più o meno correlati:

    1. i bass, come tutti sanno, sono pesci combattivi, che in genere vivono nei pressi di ripari rocciosi, alberi, erbai....ecc.

    2. i bass che vengono catturati durante le gare non sono bass-pollo, come invece spesso accade in altri tipi di competizioni alieutiche.

    3. i campi gara, gira e rigira, sono sempre gli stessi. Il C&R che pratichiamo sia in gara che “pour desport”, mette l'agonista, e anche il pescatore comune, di fronte a pesci bucati e ribucati numerose volte.

    4. i bass hanno una discreta capacità visiva.

    5. l’agonista che vuole avere qualche chance di piazzamento, inizia ad utilizzare canne da spinning, fili sempre più sottili e invisibili.

    6. il punto 5 comporta soverchie difficoltà nel forzare il bass allamato, frizione più aperta per cedere filo.

    7. Conseguenza del punto 6: percentuale più elevata di pesci persi per rottura del filo e combattimenti più prolungati che aumentano i livelli di acido lattico nel sangue del pesce.

    A tutto questo aggiungete:

    a) la necessaria permanenza nel livewell,
    b) le varie pesature e contro pesature quando l’equipaggio sceglie la preda più pesante,
    c) la pesatura ufficiale di tutti gli individui,
    d) le foto .........

    Ora, se tutti coloro che sono direttamente coinvolti nella gestione delle gare, avessero la possibilità di leggere questa roba qui sotto, potrebbero emergere riflessioni interessanti:

    Hartley, R. A., J. R. Moring. 1993. Observations of black bass (Centrarchidae) confined during angling tournaments: a cautionary note concerning dissolved oxygen. Aquaculture and Fisheries Management, 24:575–579.

    Furimsky, M., S. J. Cooke, C. D. Suski, Y. Wang, and B. L.Tufts. 2003. Respiratory and circulatory effects of hypoxia in largemouth bas and smallmouth bass: an application to ‘‘live-release’’ competitive angling events. Transactions of the American Fisheries Society, 132:1065–1075.

    Gustaveson, A. W., R. S. Wydoski, and G. A. Wedemeyer.1991. Physiological response of largemouth bass to angling stress. Transactions of the American Fisheries Society, 120:629–636.

    Carmichael, G. J., J. R. Tomasso, B. A. Simco, and K. B.Davis. 1984. Confinement and water-quality-induced stress in largemouth bass. Transactions of the American Fisheries Society, 113:767–777.

    Kieffer, J. D., M. R. Kubacki, F. J. S. Phelan, D. P. Philipp, and B. L. Tufts. 1995. Effects of catch-and-release angling on nesting male smallmouth bass. Transactions of the American Fisheries Society ,124:70–76.

    Kwak, T. J., and M. G. Henry. 1995. Largemouth bass mortality and related causal factors during live-release fishing tournaments on a large Minnesota lake. North American Journal of Fisheries Management ,15:621–630.

    Suski, C. D., S. S. Killen, J. D. Kieffer, and B. L. Tufts. 2006. The influence of environmental temperature and oxygen concentration on the recovery of largemouth bass from exercise: implications for live-release angling tournaments. Journal of Fish Biology, 68:120–136.

    Plumb, J. A., J. M. Grizzle, and W. A. Rogers. 1988. Survival of caught-and-released largemouth bass after containment in live wells. North American Journal of Fisheries Management, 8:325–328.

    Schreer, J. F., S. J. Cooke, and R. S. McKinley. 2001. Cardiac response to variable forced exercise at different temperatures: an angling simulation for smallmouth bass. Transactions of the American Fisheries Society, 130:783–795.

    Cooke, S. J., D. P. Philipp, K. M. Dunmall, and J. F. Schreer.2001. The influence of terminal tackle on injury, handling time, and cardiac disturbance of rock bass. North American Journal of Fisheries Management, 21:333–342.

    Wilde, G. R. 1998. Tournament-associated mortality in black bass. Fisheries, 23(10):12–22.

    ……..e potrei andare ancora avanti….

    Sarebbe quindi interessante proporre:
    • un limite inferiore al diametro del filo per ridurre i tempi di “struggle before landing”
    • strutture più performanti (specie in estate :ph34r: ) per il mantenimento dei pesci catturati in pesatura
    • ossigenatori (non aeratori) per dette strutture ( i livelli di ossigeno disciolto nell’acqua sono vitali per un pesce stressato da cattura, esposizione all’aria, sovraffollamento in livewell e vasca)


    Due (tristi) considerazioni finali, tanto per anticiparvi:
    1. nun c’è ‘na lira, lo so........i pochi soldi che si racimolano, servono per altre operazioni..... :B): :B):
    2. serve un’organizzazione più articolata e complessa, il volontariato non riesce a coprire certe esigenze.

    Ultima cosa (attenzione, NON in contraddizione con quanto detto sopra):
    personalmente sono uno che, per la conservazione delle specie animali,
    crede più nella funzionalità della protezione e conservazione degli habitat
    piuttosto che dei singoli individui.

    Ossequianze sparse

    LC

    Concordo quasi in tutto con quello che hai detto, non ho avuto modo di leggere la bibliografia che hai riportato, ma con calma mi metterò a farlo.

    Io credo che se si limitassero le gare nei "soliti posti" non sarebbe male, intendo anche gare di più giorni......

    perchè per dirla tutta dal mio punto di vista etico vorrei pescare più spesso rilassato con qualche buon amico sparar cazzate e bere due birre in compagnia :D ,

    senza doversi trovare nel turbine di una competizione agonistica ogni fine settimana....

    concordo pienamente con l'ultima cosa che ha scritto Loris :)
     
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    LC
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    Concordo quasi in tutto con quello che hai detto, non ho avuto modo di leggere la bibliografia che hai riportato, ma con calma mi metterò a farlo.

    Io credo che se si limitassero le gare nei "soliti posti" non sarebbe male, intendo anche gare di più giorni......

    perchè per dirla tutta dal mio punto di vista etico vorrei pescare più spesso rilassato con qualche buon amico sparar cazzate e bere due birre in compagnia :D ,

    senza doversi trovare nel turbine di una competizione agonistica ogni fine settimana....
    [/QUOTE]

    Ciao, potresti spiegarmi quale sarebbe il vantaggio di limitare le gare ai "soliti posti" invece di organizzarle in modo da far riposare a turno i vari spot gara?
    Teoria che potrebbe essere interessante...se ben motivata.
    Grazie in anticipo. ^_^

    Dani
     
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    CITAZIONE (Majoryn @ 21/7/2011, 15:14) 
    Parlare di livewell e autocostruzione non porterebbe assolutamente a nessuna difficoltà tecnica nè tanto meno ad un aumento dei costi, semmai il contrario, considerato il fatto che si realizza qualcosa di efficiente e funzionale una volta per tutte senza rimaneggiamenti.

    Dubito che la maggioranza dei garisti non risulti essere interessata a riguardo di questo ed altri argomenti.

    voglio precisare...
    mi sono trovato a gareggiare sia con apparecchiature autocostruite che con dispositivi di fabbrica, e ritengo entrambe le soluzioni valide. Quello che ritengo inproponibile è mettere regole che finirebbero per forza di cose a privilegiare la seconda soluzione in quanto standardizzata e controllabile.

     
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    bassfishing da molto e per molti (almeno a parole) corre di pari passo con tutela, C&R e rispetto per la natura
    da ciò, a parere mio, il mondo agonismo è in contrasto a prescindere.. ma non credo sia giusto evidenziarlo come una ""piaga""
    è fondamentale sapere come comportarsi e organizzarsi al meglio per certe situazioni, spero in contributi soprattutto da chi
    ha tanta esperienza e maggiore conoscenza perchè l'ambito gare seppur controverso credo sia importante per tutto il movimento
    (a torto o a ragione smuove soldi, persone, organizzazioni e quindi richiama attenzione a livello nazionale)

    la mia esperienza non è tanta ma le mie impressioni sono che il pesce soffre un bel po' sia in nassa sia nel livewell;
    a Calcione anno scorso ho rilasciato una cattura, quest'anno a Cingoli ci è andata bene che eravamo a fine gara sennò lo rilasciavamo

    più che in limitazioni al pescatore, credo sia utile avere delle linee guida per il mantenimento.. tanto pesare la cattura all'istante non è possibile
    come invece è possibile prendere pesce la prima mezzora, e quindi farlo stare tante ore nella nassa o vasca di turno

    per il livewell, i sali di mantenimento vengono citati anche nel regolamento TMT.. sono così inutili?
    ossigenatore invece dell'aeratore come può funzionare? quali controindicazioni?
    misure minime o dimensionamento minimo? (io sono tra quelli che si è arrangiato per il livewell)

    per la nassa, l'umento di dimensionamento è proporzionale al benessere del pesce?
    quali accortezze avere col pesce in rete? basta muoversi e pinneggiare?

    spero ne venga fuori una bella, lunga e costruttiva discussione da cui ogni lettore possa attingere informazioni e pareri
    commenti del tipo "basta le gare!" son fuori luogo a parer mio
     
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    Ci sei quasi al Gallelli

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    CITAZIONE (BassFE @ 21/7/2011, 15:50) 
    LC

    Concordo quasi in tutto con quello che hai detto, non ho avuto modo di leggere la bibliografia che hai riportato, ma con calma mi metterò a farlo.

    Io credo che se si limitassero le gare nei "soliti posti" non sarebbe male, intendo anche gare di più giorni......

    perchè per dirla tutta dal mio punto di vista etico vorrei pescare più spesso rilassato con qualche buon amico sparar cazzate e bere due birre in compagnia :D ,

    senza doversi trovare nel turbine di una competizione agonistica ogni fine settimana....
    [/QUOTE]

    Ciao, potresti spiegarmi quale sarebbe il vantaggio di limitare le gare ai "soliti posti" invece di organizzarle in modo da far riposare a turno i vari spot gara?
    Teoria che potrebbe essere interessante...se ben motivata.
    Grazie in anticipo. ^_^

    Dani
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    Ciao Dani, essendo di fretta ho scritto male, io non dico di limitare le gare ai soliti posti, proporrei l'opposto ossia limitare il numero di gare in generale, soprattutto per far riposare i soliti posti......trovo corretto far riposare a turno i vari spot gara.
     
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46 replies since 21/7/2011, 10:24   1376 views
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