livewell smontabile

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  1. sembro ZZ
     
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    mi suggerite un livewell smontabile ma efficiente?? ho visto diverse soluzioni m anon conoscendo quelli estraibili non so dove mettere le mani.....

    nada fisso, non lo voglio preferisco un altra soluzione monta-smonta
     
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  2. omiccito
     
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    Ti prendi una ghiacciaia del tipo rigido, tipo questa:
    http://cgi.ebay.it/GHIACCIAIA-IGLOO-ORIGIN...=item19ba0abcab
    Oppure questa:
    http://cgi.ebay.it/GHIACCIAIA-IGNESTI-MARI...=item45f3ff6b78
    o anche questa:
    http://cgi.ebay.it/Frigo-Ghiacciaia-Conten...=item414c8e01a5
    poi ci metti questo:
    http://cgi.ebay.it/OSSIGENATORE-PORTATILE-...=item3a5d3deba0
    o questo
    http://cgi.ebay.it/OSSIGENATORE-PESCA-VIVO...=item3caf3a1e69
    e sei a posto.

    Per le batterie ti prendi questo:
    http://cgi.ebay.it/CARICABATTERIA-MANT-DI-...=item23050c19eb

    Edited by omiccito - 4/8/2010, 13:18
     
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  3. Majoryn
     
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    Senza alzare polveroni...
    Secondo voi, caricare in 50/100L da uno a cinque pesci, insufflando aria, senza provvedere ad un ricambio dell'acqua è una soluzione edotta?

    Mi sembra il minimo aggiungere:
    1) una pompetta per acquari, non tanto per far girare l'acqua (ci pensano già aria e pesci stessi) quanto per caricare nuova acqua allo scopo di rimuovere l'ammoniaca escreta dai pesci e la CO2 (respirazione);
    2) uno scarico sul fondo, dotato di valvola, per la rimozione rapida dell'acqua e il ricambio della stessa tramite secchio (questa soluzione si aggiunge alla prima, non la sostituisce, notare bene);
    3) un termometro con display remoto per il monitoraggio CONTINUO della temperatura dell'acqua;
    4) una feritoia, magari in policarbonato, per il controllo visivo continuo dei pesci (OPZIONALE).

    Chiudo perchè altrimenti vi tiro le orecchie!


    Enjoy Ur Fishing!
     
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  4. sembro ZZ
     
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    grande majoryn ti aspettavo :D

    allora premessa....portarmi dietro una cosa inutile durante le pescate settimanali vorrei evitare....peso e spazio rubato direi.....in altri contesti però si è costretti, ergo una soluzione va inventata....

    vediamo se ho capito...

    prendo una ghiacciaia da camping il piu grande possibile per il gavone, anzi mi sa che se riesco ne metto 2 così evito il piu possibile un po di stress a quei poveracci....
    tanto la ghiacciaia è gia coibentata e non ho problemi....

    ci attacco 2 ossigenatori da acquario...caratteristiche particolari???

    la pompa per il ricircolo e una di scarico

    un termometro da applicare alla ghiacciaia

    poi per la parte superiore??? la dritta del policarbonato è interessante, ma poi come lo attacco in maniera efficiente/efficace???

    il punto centrale è che vorrei trovare una soluzione ottima per i pesci che dovranno starci ma che si adegui alle miei esigenze....l'importante però è che sia il top per loro
     
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  5. omiccito
     
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    Non per fare polemica
    Ho visto bassman americani, sul brian, usare solo l'ossigenatore con la ghiacciaia ed i pesci erano belli vispi.
    E poi se deve essere smontabile non puoi metterci questo e quello.
    Dimanticavo tante borse del ghiaccio e controllo continuo dello stato dei pesci!!
    Non ho messo il termometro perchè avevo già parlato con ZZ di questo.
    Per il policarbonato credo che Majoryn intenda che devi tagliare il coperchio facendo una finestra e poi attaccarci sopra del policarbonato trasparente.

    Edited by omiccito - 4/8/2010, 18:43
     
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  6. Majoryn
     
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    Premetto che non ho esperienza in materia di livewells. Io realizzo impianti acquacolturali per l'allevamento, non micro-ambienti da stoccaggio. Di conseguenza, il mio scibile si riferisce a tecnologie adatte alla realizzazione e gestione ottimale di impianti (anche dal punto di vista strettamente tecnico oltre che biologico) a terra. Non ho mai avuto un livewell e quindi non conosco i problemi ai quali si possa andare in contro dal punto di vista pratico.
    Veniamo quindi alla parte biologica e tecnica: si sviluppano assieme e una è imprescindibile dall'altra.
    Minore lo spazio volumetrico a disposizione dei pesci, minori saranno i danni da contatto e/o competizione tra loro. Consiglierei, addirittura, la divisione del comparto interno attraverso una piastra perforata. I pesci non saranno in grado di girarsi, ovviamente, tanto meno di entrare in contatto l'uno con l'altro. Utilizzando un contenitore unico, invece che due, tre pesci potrebbero stare in un lato, altri due nell'altro. Per nessuna ragione serve duplicare il sistema idraulico di alimentazione; bisogna altresì garantire lo scambio idraulico tra i due sotto sistemi (fori di dimensione e/o numero considerevole, diametro singolo foro > di 3cm).
    L'ingresso dell'acqua dovrebbe essere garantito dalla direzione della testa del pesce, dall'alto verso il basso. Lo scarico sarà in coda al pesce, in basso; sarebbe ottimale la possibilità di poter svuotare completamente o quasi la vasca.
    Le pietre porose possono utilizzare un unico tubo siliconico per vasca, con la possibilità di essere sdoppiate attraverso una T facilmente reperibile in negozi specializzati in acquari. La granulometria delle pietre porose dovrebbe essere scelta nella verione FINE per ottimizzare lo scambio dei gas; purtroppo, tale granulometria tende ad occludersi rapidamente, perdendo efficienza (richiede manutenzione tramite immersione overnight in acido acetico), quindi, se uno non vuole starci dietro, opti per la granulometria media o grossa (più grandi le bolle d'aria, minore l'efficienza di scambio gassoso). Comprate pietre porose grandi, non quelle microscopiche che sono costretto spesso a vedere in vendita. L'aeratore (non ossigenatore, quella è una macchina che distribuisce ossigeno puro, al posto dell'aria) non ha particolarità alcuna, se non il sistema di alimentazione diretta (tipo autovettura, o normale presa italiana) o a batterie (se queste sono scariche...). Al massimo può essere dotato di due prese in uscita piuttosto che una soltanto. Prodotti tedeschi, senza fare nomi, rendono e durano più di altri, sebbene si paghino.
    Torniamo alla progettazione dello spazio dedicato ai bass. Dicevamo: minore lo spazio, minore lo stress che il pesce potrebbe subire. Vero o Falso? Dipende!
    1) Poca acqua significa poca latenza termica: l'acqua si scalda presto o si raffredda presto.
    2) La concentrazione di ammoniaca aumenta presto, l'acqua si satura di CO2 presto (cambia anche il pH, acidifica), l'ossigeno disciolto viene consumato presto. Bisogna aumentare il tasso di ricambio dell'acqua (n° ricambi/unità di tempo). Più piccolo l'ambiente, maggiore il tasso di ricambio necessario, a parità di biomassa (peso dei pesci ospitati).
    3) La vasca fallisce sempre come unità. Se qualcosa va male, il rischio di perdere tutto il contenuto della vasca è elevato.
    Da questi concetti deriva la necessità di monitorare l'ambiente. In primis la temperatura. All'aumentare della temperatura decresce la quantità di ossigeno disciolta in acqua ma, allo stesso tempo, aumenta il metabolismo del pesce (che necessita di più ossigeno). Mantenere la temperatura costante e uguale a quella dell'ambiente in cui abbiamo catturato il pesce è necessario a ridurre lo stress nel pesce ed evitare shock termici o, peggio, la morte.
    Fornire ossigeno in continuo attraverso un aeratore può non essere sufficiente (l'efficienza di trasferimento dipende anche dal tempo di contatto tra le bolle d'aria e l'acqua, in una colonna d'acqua d'altezza ridotta, questa efficienza, soprattutto a temperature elevate, può non essere abbastanza). Affiancare quindi il ricambio di acqua è necessario.
    Rimuovere l'acqua inquinata dal metabolismo dei pesci è necessario: l'ammoniaca escreta è altamente tossica per gli stessi. Non basta. Esistono due forme di ammoniaca, a seconda di pH, salinità e temperatura dell'acqua: dissociata ed indissociata. L'ammoniaca indissociata è la forma più tossica. Può essere controllata acidificando l'acqua. L'immissione di aria in acqua può comportarne una leggera acidificazione (la CO2 è 9000 volte più solubile dell'ossigeno, in acqua), ecco uno dei motivi per cui un aeratore può servire (insuffla azoto, anidride carbonica e ossigeno, più tutti gli altri gas presenti in atmosfera).
    Quindi....bisogna cambiare l'acqua! Per farlo è sufficiente utilizzare una pompa da acquario con una portata decente: in termini pratici, serve una pompa da 800 o 100 L/ora, come minimo. Non solo, visto che dovrete prelevare l'acqua dall'esterno (lago o fiume) e pomparla all'interno della barca (nel livewell, intendo) è necessario che la pompa abbia una prevalenza di almeno 2 metri (il che vuol dire che la pompa può alzare l'acqua fino a 2 metri di altezza).
    Suggerisco prevalenze almeno doppie per poter prelevare l'acqua, se necessario, a profondità maggiori. A tutti gli effetti il cambio d'acqua continuo sarebbe una buona cosa, resa impossibile dalla nostra tecnica...

    Fine prima puntata, si riprende domani.
    Intanto, per farmi felice, chiunque trovi qualcosa di incomprensibile, me lo dica: provvederò a rendere le cose più semplici.
    So che il tutto è incasinatissimo ma il discorso non è poi così banale, nonchè di interesse per molti, suppongo.
    A domani per il proseguo e per i disegni tecnici, nonchè i materiali da ricercare, da me suggeriti.

    Enjoy Ur Fishing!

    X omicitto:
    vero, con il ghiaccio a portata i pesci possono sopravvivere.
    Quando e se il ghiaccio dovesse finire o sciogliersi???
    Belli vispi, direi di no, senza ricambio dell'acqua. L'intossicazione da ammoniaca acuta, produce comunque una mortalità ritardata nel tempo.

    Non credo sia possibile basarsi unicamente sul ghiaccio per tutelare un essere vivente...sarebbe un po' come anestetizzare un essere umano e chiuderlo in un sacco delle immondizie sperando non muoia asfissiato. Pratico, ipoteticamente funzionale, eticamente e scientificamente scorretto. O no?

    Enjoy Ur Fishing!
     
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    Monaco eremita del Sacro Dio Boa, Re e padrone assoluto di GP Island

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    Majoryn, aumentare l'aerazione favorisce lo stripping di Co2...o sbaglio?

    usare una pompa di ricircolo che crea una caduta d'acqua (una cascatella in sostanza...) dovrebbe aiutare lo "strippaggio" di Co2 in teoria...

    idea eh...
     
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  8. sembro ZZ
     
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    fai paura :o:
    confido che rileggendo altre 5 o 6 volte qualcosaltro lo capirò meglio....

    pompa da 800 o 100 L/ora, prevalenza almeno 2 metri, se di piu tanto di guadagnato....

    ora me le cerco online intanto.....

    lo scarico???

    qualcuno che ne utilizza di simili ha qualche foto???
     
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    magnifico

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    Scusatemi.....solo un appunto.....dopo diversi lustri di garette,di barche e di livewell,di prove e controprove,e anche 5 annetti di scienze naturali,che non guastano all'uopo,ma che sinceramente non mi hanno insegnato granchè sulla conservazione e sopravvivenza dell'amato bassotto,mi permetto di dire che,il ricambio dell'acqua,forzatamente prelevata in superficie(vale per le "caldane estive" ovviamente)è deleteria per la sopravvivenza del soggetto in questione.Molto meglio raffreddare l'acqua,preventivamente "pescata" con delle bottiglie opportunamente refrigerate,e continuare con un ricircolo temporizzato interno,e relativa pompa che immette bolle microscopiche,piuttosto che "lessare"l'amata preda con pescaggi in superficie a temperature da "courtbouillon" nella caldana del mezzodì.
    Solo per esperienza.......ho passato mezze gare con corde e con moschettoni e pesi attaccati
    alla bocca del centrarchide per farlo rinvenire in profondità,da inopinati pescaggi di acqua a 28-30 gradi in superficie.
    Però almeno alla voce "morti in battaglia" la classifica è ancora a zero!
    Ola
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    CITAZIONE (roosterfish @ 4/8/2010, 23:41)
    Scusatemi.....solo un appunto.....dopo diversi lustri di garette,di barche e di livewell,di prove e controprove,e anche 5 annetti di scienze naturali,che non guastano all'uopo,ma che sinceramente non mi hanno insegnato granchè sulla conservazione e sopravvivenza dell'amato bassotto,mi permetto di dire che,il ricambio dell'acqua,forzatamente prelevata in superficie(vale per le "caldane estive" ovviamente)è deleteria per la sopravvivenza del soggetto in questione.Molto meglio raffreddare l'acqua,preventivamente "pescata" con delle bottiglie opportunamente refrigerate,e continuare con un ricircolo temporizzato interno,e relativa pompa che immette bolle microscopiche,piuttosto che "lessare"l'amata preda con pescaggi in superficie a temperature da "courtbouillon" nella caldana del mezzodì.
    Solo per esperienza.......ho passato mezze gare con corde e con moschettoni e pesi attaccati
    alla bocca del centrarchide per farlo rinvenire in profondità,da inopinati pescaggi di acqua a 28-30 gradi in superficie.
    Però almeno alla voce "morti in battaglia" la classifica è ancora a zero!
    Ola
    mauro

    Mauro...da quello che ho imparato è sicuramente vero che pescare l'acqua bollente di mezzogiorno non è cosa buona...

    ma che sicuramente ti fa morire i pesci in un attimo è la mancata rimozione dei cataboliti azotati dall'acqua...

    ha ragione Majoryn, va cambiata l'acqua...col ghiaccio allevii solo uno dei fattori di stress
     
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  11. sembro ZZ
     
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    ovviamente una ghiacciaia attaccata alla batteria per i servizi l'avevo gia messa in conto ;)
    tantopiu che altrimenti niente redbull :D
     
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  12. Majoryn
     
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    La "pesca" di acqua calda è senza ombra di dubbio dannosa...ma stasera continuo...ora devo scappare in missione...abbiate pazienza plz.

    Enjoy Ur Fishing!
     
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  13. sembro ZZ
     
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    dai rgazzi non fate i tirati mettetemi 2 foto che sono certo che in molti lo utilizzano smontabile... :P

    intanto grazie ai link di tommye alle dritte di majoryn ;) e ovviamente alle dritte segrete del guru :D :lol:
     
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  14. Majoryn
     
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    Riprendiamo dal prelievo d'acqua. Il ricambio d'acqua continuo non è suggeribile per un motivo alquanto semplice: è possibile incappare in zone d'acqua caratterizzate da temperature maggiori di quella del livewell (quindi meno ricche di ossigeno), soprattutto in ambienti lacustri.
    Da questo punto di vista, quindi, sarebbe d'obbligo controllare la temperatura dell'acqua prima del carico della stessa, attraverso la pompa.
    A riguardo della tolleranza dei pesci agli sbalzi di temperatura, è consigliabile non eccedere mai i 2-3°C (non lesivi), max 5°C (stressante e pericoloso).
    Da questo punto di vista, anche refrigerare l'acqua del livewell non è una buona pratica nel momento in cui si eccedono i già citati 3°C. Inserire nel livewell acqua di provenienza diversa da quella dell'ambiente di pesca comporta, oltretutto, una modificazione osmotica dell'acqua (diversa concentrazione di sali disciolti), fattore altamente stressante i pesci.
    Il ricambio d'acqua potrebbe essere temporizzato o, meglio, comandato a mano attraverso un interruttore (basta disporre di un termometro portatile per assicurarsi dell'utilizzabilità termica dell'acqua sottostante lo scafo).
    Aggiungere sale (NaCl), in ragione del 6 per mille (6 grammi per un kg d'acqua), potrebbe ridurre notevolmente lo stress del pesce ma, lo ricordo, solo a patto che la concentrazione dell'ammoniaca non sia tale da divenire tossica (l'ammoniaca indissociata, forma altamente tossica, aumenta all'aumentare della salinità). Tale pratica potrebbe essere utile prima del rilascio del pesce o prima della pesatura, in seguito a un ricambio totale d'acqua e sotto continua aerazione (il sale riduce la solubilità dei gas in acqua, ossigeno compreso!).

    Ora concludo nuovamente, per riprendere più tardi, impegni permettendo.

    X Luca: si hai ragione, insufflare aria significa anche rimuovere parte della CO2 (stripping), sempre che l'equilibrio dei carbonati lo permetta (sistema non-volatile).

    Enjoy Ur Fishing!

    Edited by Majoryn - 5/8/2010, 16:13
     
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  15. sembro ZZ
     
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    grazie a tutti
    ora scappo in sardegna che mi sto pescando addosso, ma appena posso connettermi leggo.

    thanx a lotta men ;)
     
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36 replies since 4/8/2010, 10:26   1519 views
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